quinta-feira, 18 de setembro de 2008

Musibrasil Jussara Silveira

"Nobreza" Giangiacomo Gandolfi
Nome emergente nella scuderia baiana, l’interprete Jussara Silveira ha già al suo attivo un paio di lavori di tutto rispetto e si ripresenta al pubblico con questo intimista 'Nobreza", dalla title-track di Djavan. Il CD è completamente acustico, minimale negli arrangiamenti, grazie alla versatilità del chitarrista-parceiro Luiz Brazil, noto e valido strumentista di Caetano e Maria Bethania, e se non inventa nulla di nuovo nel panorama della MPB odierna, certamente fornisce un ottimo esempio di gradevole musicalità e inappuntabile scelta di repertorio.
Come nell’album di esordio, Jussara si affida a compositori che sono una sicurezza: Caetano appunto, Chico Buarque, Zé Miguel Wisnik, Paulo Vanzolini. La scaletta è particolarmente efficace e ben congegnata per varietà e qualità, si lascia ascoltare d’un fiato dall’inizio alla fine.
La performance della cantante è espressiva e ben modulata, a tratti ricorda Gal Costa, e trova nel timbro asciutto e nella vocalità non retorica il suo punto di forza, adeguatamente sostenuto dalle fantasiose sei corde di Brazil. Si fa apprezzare specialmente in episodi eterogenei come "Os Passistas" (splendida versione), nel classico samba "Rosa Maria", nel suggestivo echeggiare del violao 12 cordas di "Eu vou te Esquecer", nelle allegre e ritmate "Baiao de Quatro Toques" e "Pombo Correio" (quest’ultima geniale ripescaggio di una parceria di Dodò, Osmar e Moraes Moreira).
Ma bisogna anche portare all’attenzione un vecchio tango russo (il "Sole ingannatore" di Mikhalkoviana memoria), una languida versione bossa di "Moonlight Serenade" e la doverosa riproposizione di quella dolce perla afro che è "Argila" di Carlinhos Brown. Un album sommesso nei toni, ma intenso e soddisfacente nella sostanza.
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